Ricordando il Cinema dei padri : Mario Monicelli

Il 29 novembre 2010 ci lasciava il grande Mario Monicelli
Anche quando si è trattato dell’ultimo “Ciak“, Mario Monicelli lo ha voluto dare a suo modo. Non aspettando che la morte arrivasse, ma andandogli incontro, anticipandola senza concedere e concedersi abbuoni, lasciandoci con quel dolce amaro tipico dei suoi migliori film. Quel dolce, come lo definì Miccichè, di essere “autore” suo malgrado e l’amaro di una morte imprevedibile.

Limite infinito

Le grandi domande esistenziali non mi interessano. Chi siamo e dove andiamo sono cose su cui non mi sono mai soffermato.

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Anche quando si è trattato dell’ultimo “Ciak“, Mario Monicelli lo ha voluto dare a suo modo. Non aspettando che la morte arrivasse, ma andandogli incontro, anticipandola senza concedere e concedersi abbuoni, lasciandoci con quel dolce amaro tipico dei suoi migliori film. Quel dolce, come lo definì Miccichè, di essere “autore” suo malgrado e l’amaro di una morte imprevedibile.

Del resto in molti suoi film la rappresentazione della morte avviene senza sconti e edulcorazioni, basti pensare a I soliti ignoti o a La grande guerra.

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I poeti lavorano di notte

Limite infinito

I poeti lavorano di notte
quando il tempo non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.

I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni od usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.

Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.

Alda Merini

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Il tuo cuore lo porto con me

Limite infinito

Il tuo cuore lo porto con me
Lo porto nel mio
Non me ne divido mai.
Dove vado io, vieni anche tu, mia amata;
qualsiasi cosa sia fatta da me,
la fai anche tu, mia cara.
Non temo il fato
perché il mio fato sei tu, mia dolce.
Non voglio il mondo, perché il mio,
il più bello, il più vero sei tu.
Questo è il nostro segreto profondo
radice di tutte le radici
germoglio di tutti i germogli
e cielo dei cieli
di un albero chiamato vita,
che cresce più alto
di quanto l’anima spera,
e la mente nasconde.,
Questa è la meraviglia che le stelle separa.
Il tuo cuore lo porto con me,
lo porto nel mio.

Edward Estlin Cummings

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Sonetto 116

Limite infinito

Il lunedì shakespeariano

Non so voi, ma io il lunedì inizio a rilento. Allora, ho deciso, di dedicare questo giorno al più grande drammaturgo e poeta inglese William Shalespeare, che riesce sempre, ogni volta che lo rileggo, a darmi una marcia in più. Niente di meglio per iniziare una nuova settimana. Che ne pensate?

Non sia mai ch’io ponga impedimenti all’unione di anime fedeli;

Amore non è Amore se muta quando scopre un mutamento

o tende a svanire quando l’altro s’allontana.

Oh no! Amore è un faro sempre fisso

che sovrasta la tempesta e non vacilla mai;

è la stella-guida di ogni sperduta barca, il cui valore è sconosciuto, benché nota la distanza.

Amore non è soggetto al Tempo, pur se rosee labbra e gote dovran cadere sotto la sua curva lama;

Amore non muta in poche ore o settimane,

ma impavido resiste al giorno estremo del giudizio:

se…

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Eravamo nello stesso amore…

Limite infinito

Eravamo nello stesso amore, in quel momento – non abbiamo fatto altro, per anni. La sua bellezza, i suoi pianti, la mia forza, i suoi passi, il mio pregare – eravamo nello stesso amore. La sua musica, i miei libri, i miei ritardi, i suoi pomeriggi da solo – eravamo nello stesso amore. L’aria in faccia, il freddo nelle mani, le sue dimenticanze, le mie certezze – eravamo nello stesso amore.
Alessandro Baricco – Emmaus

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Amicizia

Jorge Luis Borges

Non posso darti soluzioni per tutti i problema della vita
Non ho risposte per i tuoi dubbi o timori,
Però posso ascoltarli e dividerli con te.
Non posso cambiare né il tuo passato né il tuo futuro,
Però quando serve starò vicino a te.
Non posso evitarti di precipitare,
Solamente posso offrirti la mia mano perché ti sostenga e non cadi.
La tua allegria, il tuo successo e il tuo trionfo non sono i miei,
Però gioisco sinceramente quando ti vedo felice.
Non giudico le decisioni che prendi nella vita,
Mi limito ad appoggiarti a stimolarti e aiutarti se me lo chiedi.
Non posso tracciare limiti dentro i quali devi muoverti,
Però posso offrirti lo spazio necessario per crescere.
Non posso evitare la tua sofferenza, quando qualche pena ti tocca il cuore,
Però posso piangere con te e raccogliere i pezzi per rimetterlo a nuovo.
Non posso dirti né cosa sei né cosa devi essere,
Solamente posso volerti come sei ed essere tua amica.
In questo giorno pensavo a qualcuno che mi fosse amico in quel momento sei apparso tu…
Non sei né sopra né sotto né in mezzo non sei né in testa né alla fine della lista,
Non sei ne il numero 1 né il numero finale
e tanto meno ho la pretesa
di essere il 1° il 2° o il 3° della tua lista
Basta che mi vuoi come amica:
non sono gran cosa,
però sono tutto quello che posso essere.

Fabrizio Caramagna. Il quinto punto cardinale: l’Empatia

Se dico la parola tatto? Cosa ti viene in mente?

Questa è una parola che mi piace moltissimo. Tatto è “contatto“, è sfiorare l’altro. Alla parola “tatto”penso ad un gesto bellissimo che noi non facciamo mai: prendere il palmo della nostra mano e poggiarlo sul cuore dell’altro, noi non sentiamo mai i battiti del cuore dell’altra persona ..stiamo insieme eppure non abbiamo mai messo la mano sul cuore dell’altro…

…L’empatia è una cosa che stiamo perdendo, siamo tutti empatici a parole ma poco nei fatti…l’empatia dovrebbe essere il quinto punto cardinale da seguire…

Limite infinito

Dalla paura di amare… all’empatia: il quinto punto cardinale da seguire

Siamo arrivati all’ultimo appuntamento di questa stagione con Fabrizio Caramagna (perché ancora a lui non l’ho detto ma spero che da settembre, ogni tanto torni a parlare con noi…)

Visto il successo dell’ultima volta abbiamo rifatto “Il gioco delle parole”. Il risultato è un bellissimo excursus sui sentimenti: dalla paura di amare all’empatia…

Se dico la parola tatto?Cosa ti viene in mente?

Questa è una parola che mi piace moltissimo. Tatto è “contatto, è sfiorare l’altro. Alla parola “tatto”penso ad un gesto bellissimo che noi non facciamo mai: prendere il palmo della nostra mano e poggiarlo sul cuore dell’altro, noi non sentiamo mai i battiti del cuore dell’altra persona ..stiamo insieme eppure non abbiamo mai messo la mano sul cuore dell’altro...

…L’empatia è una cosa che stiamo perdendo, siamo tutti empatici a parole ma…

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Le tue parole erano uomini

Limite infinito

Le tue parole erano uomini

In questa notte d’autunno

sono pieno delle tue parole

parole eterne come il tempo

come la materia

parole pesanti come la mano

scintillanti come le stelle.

Dalla tua testa dalla tua carne

dal tuo cuore

mi sono giunte le tue parole

le tue parole cariche di te

le tue parole, madre

le tue parole, amore

le tue parole, amica.

Erano tristi, amare

erano allegre, piene di speranza

erano coraggiose, eroiche

le tue parole

erano uomini.

(traduzione di Joyce Lussu) Nazim Hikmet
Musica Experience di Ludovico Einaudi- Voce Marilena Dattis

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Le parole che non so dirti

Limite infinito

ph Kiyo Murakami

Le parole che non so dirti,

zampillanti dal cuore, tacciono dalle labbra.

Bramanti di accarezzarti, ti sfiorano in silenzio.

Aspirano a straripare, ma si ritirano discrete.

Cariche di commozione, inondate di gioia.

Così colme d’amore,

 da invadere l’universo, intenerire le rocce, sommergere gli oceani.

Brillano nei miei occhi,

danzano nel mio cuore.

Silenziose, vibrano dentro di me.

Le parole che non so dirti

parlano di te.

Solo dentro di me.

 

Marilena Dattis

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Se un sogno è il tuo sogno…

Limite infinito

Se un sogno è il tuo sogno, quello per cui sei venuto al mondo, puoi passare la vita a nasconderlo dietro una nuvola di scetticismo, ma non riuscirai mai a liberartene. Continuerà a mandarti dei segnali disperati, come la noia e l’assenza di entusiasmo, confidando nella tua ribellione.

Massimo Gramellini. Fai bei sogni

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