Abbiamo bisogno di cose belle. Ne abbiamo bisogno come l’aria per poter respirare, come il sole per poterci riscaldare, come il suono per potere parlare.
Abbiamo bisogno di cose belle per nutrirci, per alimentare la parte migliore di noi. Ne abbiamo bisogno come non mai.
Come un pittore ha bisogno dei colori, lo scultore della creta, il musicista delle note, lo scrittore delle parole; così noi abbiamo bisogno di cose belle, per ricordarci di essere umani e divini, fragili e forti, abili e maldestri, arditi e timidi, calmi e irrequieti.
Abbiamo bisogno di cose belle per essere curiosi e creativi,
comprensivi e concilianti, disponibili e divertenti.
Abbiamo bisogno del sorriso di un bambino, dell’incanto di
uno sguardo fiducioso, della dolcezza di una parola amorevole, del calore di un
abbraccio.
Abbiamo bisogno di cose belle, per non lasciarci sopraffare dalla violenza delle immagini, dalla potenza di parole inquietanti, dalla miriade di informazioni fagocitanti.
Abbiamo bisogno di cose belle per salvare e per salvarci dall’indifferenza, dal qualunquismo, dalla retorica, dal chiacchiericcio inutile.
Abbiamo bisogno di cose belle che nutrano la nostra anima lacerata, che aiutino a cicatrizzare le profonde ferite dei colpi che questo anno nefasto ci ha inferto.
Abbiamo bisogno di cose belle, non per dimenticare, questo non si deve e non si può, ma abbiamo tanto bisogno di cose belle, per alleviare il dolore e consentire al nostro cuore di lasciare spazio alla dolcezza, all’accoglienza, alla fiducia, alla speranza.
Abbiamo bisogno di cose belle che ci scaldino il cuore, per sorridere ogni mattina al nuovo giorno, per non dimenticare la meraviglia dei nostri sogni, per accarezzare lievemente un’emozione, per continuare incessantemente ad amare.
Abbiamo bisogno di cose belle.
Marilena Dattis
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