FELICITÀ

Talmente presto che fuori è ancora quasi buio.
Sto alla finestra con il caffè
e le solite cose della mattina presto
che passano per pensieri.
A un tratto vedo il ragazzo e il suo amico
venire su per la strada
per consegnare il giornale.
Portano il berretto e il maglione
e uno la borsa a tracolla.
Sono così felici
che non dicono niente, questi ragazzi.
Mi sa che se potessero, si prenderebbero
sottobraccio.
Il mattino è appena sorto
e stanno facendo questa cosa insieme.
Avanzano lentamente.
Il mattino si fa più luminoso,
anche se la luna pende ancora pallida sul mare.
Una tale bellezza che per un attimo
la morte e l’ambizione, perfino l’amore,
non riescono a intaccarla.
Felicità. Arriva
inaspettata. E va al di là, davvero,
di qualsiasi chiacchiera mattutina sull’argomento.

RAYMOND CARVER

Dolce far nulla

Un attimo fa ho dato un’occhiata nella stanza 
ed ecco quel che ho visto:
la mia sedia al suo posto, accanto alla finestra, 
il libro appoggiato faccia in giù sul tavolo. 
E sul davanzale, la sigaretta
lasciata accesa nel posacenere.
Lavativo!, mi urlava sempre dietro mio zio, 
tanto tempo fa. Aveva proprio ragione. 
Anche oggi, come ogni giorno,
ho messo da parte un po’ di tempo 
per fare un bel niente.
Raymond Carver

LA POESIA CHE NON HO SCRITTO

Ecco la poesia che volevo scrivere
prima, ma non l’ho scritta
perché ti ho sentita muoverti.
Stavo ripensando
a quella prima mattina a Zurigo.
Quando ci siamo svegliati prima dell’alba.
Per un attimo disorientati. Ma poi siamo
usciti sul balcone che dominava
il fiume e la città vecchia.
E siamo rimasti lì senza parlare.
Nudi. A osservare il cielo schiarirsi.
Così felici ed emozionati. Come se
fossimo stati messi lì
proprio in quel momento.

RAYMOND CARVER